Chi sono - Uno psicologo in famiglia
Come psicoterapeuta, credo profondamente nella forza della relazione terapeutica come spazio sicuro in cui esplorare, comprendere e trasformare le proprie esperienze. Nel mio lavoro accompagno le persone nell’affrontare le difficoltà che ostacolano la loro serenità e il loro processo di crescita, offrendo strumenti e modalità di intervento che favoriscono una maggiore consapevolezza e una visione più funzionale della propria vita.
Il mio approccio ha radici nel Modello Sistemico Relazionale Integrato, che considera l’individuo all’interno delle sue relazioni e dei sistemi di vita in cui è immerso. In questa prospettiva, ogni persona è parte di un insieme dinamico di legami e contesti che esercitano un’influenza reciproca: relazioni, ambienti e vissuti possono rappresentare risorse facilitanti oppure ostacoli che alimentano il disagio. Per questo, il lavoro terapeutico si orienta a riconoscere e riorganizzare queste connessioni, favorendo una maggiore consapevolezza e la possibilità di costruire nuove modalità di stare nel mondo.
A partire da questa base teorica, ho scelto di accogliere e integrare nel mio lavoro ulteriori strumenti clinici provenienti da altri orientamenti terapeutici che arricchiscono la cornice sistemica e permettono di costruire percorsi personalizzati, flessibili e mirati, in sintonia con le specifiche esigenze di ogni persona.
Nel mio studio offro uno spazio protetto, accogliente e non giudicante, dove è possibile “pensare e costruire insieme” nuovi scenari di vita, ogni emozione, desiderio, bisogno ed esperienza trova ascolto e rispetto. Chi intraprende un percorso con me ha l’opportunità di riscoprirsi, esplorare nuove possibilità e sviluppare modalità più funzionali per vivere con maggiore equilibrio, autenticità e benessere.
Perché un percorso di terapia
La terapia è un percorso per costruire e ordinare parti di identità, creando connessioni tra loro che non hanno mai trovato un vero legame. È un lavoro di comprensione: capire su quali difese si è fondata la nostra identità e come queste hanno agito nel tempo. Se queste difese sono ben strutturate, è perché hanno dovuto sostenere situazioni e condizioni estremamente dolorose che avrebbero potuto destabilizzare l’intero sistema. Il problema è che, proprio per la loro rigidità, non sanno adattarsi spontaneamente, essere flessibili a contesti di vita meno stressanti, rendendo tutto ancora opprimente e difficile da gestire.
Affrontare un percorso terapeutico significa dunque esplorare nuove modalità di affrontare la vita, comprendere altre strategie difensive più funzionali e integrare nuove prospettive. Il terapeuta non offre semplicemente una nuova visione o modalità di vita: accompagna la persona a sperimentare direttamente un’esperienza diversa, all’interno di una relazione terapeutica sicura, dove si possono testare nuove modalità relazionali con tempi adeguati. È qui che si acquisiscono strumenti profondi, spesso inconsci, che permettono di scegliere con maggiore consapevolezza, optando per strade più funzionali al proprio benessere e alla propria evoluzione personale.
Non può esistere benessere senza salute mentale, e non può esserci salute mentale se il dolore viene ignorato. Affrontare un percorso terapeutico significa trovare strade di crescita che siano realmente sostenibili e favorevoli alla propria vita.